IL GEDE: Parma imbarazzante la squadra ha mollato. E‘ il momento di fare tremare i muri dello spogliatoio

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Torna l‘appuntamento con la rubrica Il Gede risponde firmata dall‘ex tecnico crociato Pietro Gedeone Carmignani. Le domande della nostra redazione e le risposte del Gede per analizzare la crisi del Parma (terza sconfitta consecutiva) e l‘ultima giornata di serie A

Cosa sta succedendo al Parma di D‘Aversa?
Il Parma è imbarazzante. Si capisce anche da lontano che è una squadra che ha mollato. Bisogna intervenire in modo deciso e forte. La squadra deve ritrovare subito lo spirito e i giusti equilibri per affrontare i playoff. E‘ una delusione che si potrebbe ripercuotere anche sul prossimo anno, a livello di scelte della società e ambientale.

Oltre ai veleni post Ancona, c‘è anche un problema di tenuta fisica?
I risultati parlano chiaro. Come fa una squadra con quel tasso tecnico e con quella esperienza a fare certe figure e a non esserci più la testa? D‘Aversa parlerà negli spogliatoi, dovrà pur chiarire le situazioni con i giocatori. Non può dire che non sa cosa stia succedendo a questa squadra, i muri degli spogliatoi devono tremare. Sembra che la squadra abbia abbandonato il finale di stagione. Devono ritrovare il gusto di giocare e delle vittorie.

Il tecnico dice che è anche un problema di personalità. E‘ d‘accordo?
Non è un problema di personalità, la rosa crociata ha esperienza e un tasso tecnico superiore a tutte le altre. La personalità non sparisce da un giorno all‘altro. I dirigenti cosa fanno? Devono scuotere la squadra. Lucarelli è sempre stato un trascinatore, mi fido di lui.

E‘ una crisi irreversibile?
Strapparsi i capelli e piangersi addosso non serve a nulla. Adesso bisogna pensare solo ai playoff. Spero che la squadra abbia mollato solo per questo motivo e poi ripartirà a mille nei playoff. L‘obiettivo primario è la promozione, punto. Il Parma ha i mezzi per vincere e tornare in B. Ma serve uno spirito diverso. Il discorso sulle scommesse non mi interessa, non voglio saperne nulla. Io sono stato abituato ad andare in campo e dare il massimo. Le altre sono tutte chiacchiere.

In Serie A il copione non cambia…
La Juventus ha il campionato in mano, dopo un‘altra stagione dominante, anche se Roma e Napoli hanno fatto un buon campionato. Sono tutti contenti del sorteggio di Champions, ma il Monaco è la squadra che gioca meglio a calcio di tutte le semifinaliste e non solo. C‘è da dire che non ha giocatori di qualità importanti come la Juventus, ma la rosa dei bianconeri è superiore a tutti. La Juve non doveva temere tanto il Real o l‘Atletico, ma squadra che sono inferiori come il Monaco. Credo che Allegri abbia ben presente questo concetto.

Le milanese sprofondano in una crisi senza precedenti…
Inter e Milan dovrebbero pensare meno a gestire il prossimo anno, a chi sarà il nuovo allenatore e i nuovi acquisti, e pensare di più a giocare a calcio. Se no succede quello che è successo nell‘ultima settimana. Le motivazione valgono più del tasso tecnico. Al Milan si continua a parlare di Donnaruma, di Raiola, dei rinnovi, della campagna acquisti. All‘Inter Pioli è già fuori, arriverà Simeone o Conte. La verità è che entrambe devono pensare solo a giocare, sono pagate per questo. Pioli ha delle responsabilità limitate. Ha avuto un impatto molto positivo, poi dopo la prima sconfitta la squadra ha mollato. Lo stesso Pioli voleva dimettersi.
Per mantenere alte le motivazioni, al di là delle questioni tecniche, i giocatori andrebbero pagati fino ad un certo punto e incentivati bene sul risultato finale. Vedremmo un cambiamento radicale.

La lotta salvezza si è riaperta all‘improvviso?
Mi auguro che il Crotone si salvi, lotta sempre, dall‘inizio. Ha grandi motivazioni. Anche il Genoa deve stare attento. Il Crotone ha il calendario più difficile. Se l‘Empoli vince a Firenze e Milano significa che può succedere di tutto. A Palermo continuano a cambiare allenatori. Si crea troppa confusione.

La solidità di Atalanta e Lazio non è più una sorpresa?
L‘Atalanta ha vinto soffrendo, per merito di un Bologna che è tornato su buoni livelli; ma si vince anche soffrendo. La Lazio cosa aspetta a conferma Inzaghi, è l‘allenatore del momento. Dovrebbe essere blindato dalla società.

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