COMMENTO: gli infortuni non fermano il Parma il volo continua

COMMENTO:

Forza interiore e mentalità vincente. Il Parma continua a volare, anche se il 2-1 contro il Carpi è stato complicato e sofferto, se non fosse altro perché gli ultimi minuti i crociati sono rimasti in 10 per l‘infortunio di Munari e il Carpi ha svuotato il serbatoio mettendo in campo le ultime energie. Momenti di paura, ma alla fine la festa è tutta del Parma. Una festa esaltante che, in attesa del posticipo Frosinone-Empoli, consolida il secondo posto in classifica, in coabitazione con il Palermo. E incrementa ancora di più la consapevolezza della forza nei propri mezzi e nelle proprie qualità, umane e tecniche. Sì, umane, perché quello che è emerso oggi è la grande compattezza del gruppo Parma, decimato dagli infortunii e dalla sfortuna (oggi si sono fatti male Lucarelli e Munari), ma con un grande senso di partecipazione collettiva, con la voglia di aiutarsi e incitarsi l‘un con l‘altro. Il che significa: pressare, raddoppiare, lottare, colpire l‘avversario al primo sbandamento, affondarlo su un calcio da fermo (il 2-0) e resistere agli assalti finali, quando in campo c‘erano giocatori alle prese con i crampi e senza più un briciolo di forza.
Per questi motivi il 2-1 di oggi è una mezza impresa. Tre punti che valgono come sei. Tre punti che portano anche la firma del pubblico del Tardini, sempre più decisivo, sempre più trascinante.
Avanti così. Anzi, avanti il prossimo (Pro Vercelli). Infortuni permettendo.

Il post scriptum è per mister D‘Aversa: a vole le partite si vincono per dei piccoli dettagli. Uno di questi è lo spostamento di Munari da interno destro di centrocampo a play basso, davanti la difesa. Una mossa che ha consentito al Parma di uscire fuori dall‘empasse dei primi 20 minuti, in cui il Carpi sembrava padrone del campo, grazie anche ad un pressing alto e all‘uomo in più in mezzo al campo.

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