Il nuovo Tardini resta in standby: l‘iter non è ancora partito

L’iter burocratico per l’approvazione del progetto di restyling dello stadio Tardini è fermo (leggi qui). A sollevare la questione è stato ieri il consigliere comunale Fabrizio Pezzutto che durante il consiglio comunale ha invocato condivisione e trasparenza verso la città e il quartiere che ospita l’impianto sportivo.

“Sono passati 83 giorni dall’annuncio del progetto – scrive parma.repubblica.it riportando le parole di Pezzuto – ma a nessuno è venuto di presentarlo alla città, avviare un percorso di confronto con i cittadini che abitano nel quartiere”.

La risposta del comune è stata affidata alle parole del vice sindaco Marco Bosi: “Dal momento del deposito a oggi è avvenuto un fatto importante e cioè che la società ha cambiato proprietà e quest’ultima potrebbe essere in una fase di valutazione del progetto stesso. Inoltre, la conferenza dei servizi non si è ancora aperta perché il Comune di Parma ha chiesto una integrazione documentale che non è ancora stata recepita per cui non sono scattati i termini di avvio del conteggio dei giorni previsti dalla cosiddetta legge Stadi”.

Bosi – conclude parma.repubblica – ha inoltre detto di avere incontrato il 28 ottobre scorso il Consiglio dei cittadini volontari del Cittadella a cui ha evidenziato quanto riferito in aula lunedì dopo l’intervento di Pezzuto. Convocazione del Ccv di quartiere di cui i media non sono stati informati dai canali ufficiali del Comune.

La grave emergenza sanitaria che sta vivendo Parma e tutto il mondo di sicuro non gioca a favore di Krause e del Parma, sempre che non ci siano dei ripensamenti.

 

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