Pizzarotti le maglie della discordia e una scintilla da trovare

Pizzarotti,

La situazione di casa Parma è estremamente delicata, i motivi sono molteplici, ma non è certo questo il momento dei processi, come ha anche ripetuto mister Carmignani (Il Gede) all’interno della sua rubrica (leggi qui). Questo è il momento dell’unione, di sprigionare quella forza interiore che fa parte del dna del tifo crociato. E’ il momento della passione.
Da ieri sera sui social circolano alcuni video che riprendono il momento in cui il presidente Pietro Pizzarotti si vede restituire dalla curva un paio di magliette precedentemente donate ad alcuni tifosi, al termine del derby. Apriti cielo, i video hanno generato migliaia di clic e commenti, una valanga di pessimismo. Oggi in serata lo stesso Pizzarotti, ai microfoni di 12TvParma, ha precisato: “Due tifosi mi hanno chiesto delle magliette, le ho prese e gliele ho date istintivamente, senza pensare che potesse essere un gesto offensivo nei confronti di altri. Se ho offeso qualcuno chiedo scusa. Giustamente da parte dei tifosi c’era rabbia, il match ha provocato rabbia anche a noi”.

Non è il gesto in sé ad aver acceso un polverone attorno alla vicenda, che comunque fa parte delle logiche ultras (rifiutare la maglia dopo una sconfitta così umiliante), ma il fatto che per la prima volta dalla rinascita del Parma Calcio 1913, il tifo gialloblù abbia manifestato in modo così evidente il proprio dissenso contro la proprietà. La delusione è a livelli da record, le accuse sono di varia natura e D’Aversa è uno dei più bersagliati dalle critiche. Una rivolta composta, figlia di un girone di ritorno disastroso (solo 2 vittorie), tra infortuni pesanti, sconfitte (8), cambi di modulo, giocatori dispersi (Dezi, Machin e Stulac), espulsioni eccellenti (Bruno Alves) e una condizione psicofisica da codice rosso. Una squadra monocorde, senza alternative nella costruzione del gioco, senza un’anima, che si sta sciogliendo sotto il sole (o pioggia) di maggio. E ora sente il fiato sul collo delle inseguitrici. La lotta salvezza, infatti, è un thriller pazzesco.

In questo momento c’è bisogno di tutti, belli e brutti. C’è bisogno di coraggio, quello che il Parma sembra aver perso per strada. C’è l’esigenza di tornare a giocare a calcio, ad attaccare, a “mordere” gli avversari, a infiammare una piazza in preda ad una crisi di nervi. C’è bisogno di una scintilla.

Rimanendo uniti ne verremo fuori come sempre – ha spiegato il presidente Pizzarotti a 12TvParma -. Ai tifosi chiedo di starci vicini, perché manca poco per l’obiettivo, un centimetro. Sono convinto che col loro aiuto ce la faremo, evitiamo le polemiche; rimpiamo il Tardini nel prossimo turno“.