Le problematiche dell‘affare Caprari conteso da Parma e Sassuolo

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Arrivare a Gianluca Caprari (26 anni), attaccante della Sampdoria e vecchio pallino di Faggiano e D’Aversa, è un’impresa complicata, piena di problematiche, insidie e intrecci di mercato. Il giocatore non è ufficialmente in vendita, ma per Ranieri è una seconda scelta (dovuta al cambio del modulo), motivo per cui la sua cessione non è impossibile, già a gennaio. Il Parma ha parlato con i blucerchiati e con l’entourage dell’attaccante, per capire la fattibilità dell’operazione e soprattutto i costi. Nei giorni scorsi il ds blucerchiato Carlo Osti, a proposito di Caprari, aveva dichiarato: “E’ un nostro calciatore e contiamo su di lui. Se poi sarà lui a dirci di voler andare via, allora si potrebbe valutare questa possibilità”.
La verità è che se non arriva un’offerta congrua al valore del cartellino, attualmente valutato intorno ai 10 milioni di euro, è difficile che Caprari lascia la Samp. La cifra richiesta dai blucerchiati è alta e richiede uno sforzo economico notevole da parte del Parma, che a sua volta spera di poter abbassare le richieste, proponendo un prestito oneroso e un obbligo di riscatto, un’operazione simile a quella che ha portato in giallobllù lo sloveno Kurtic (leggi qui).
Discorso differente per il Sassuolo, l’altra grande pretendente, che sul piatto delle trattative potrebbe mettere l’ex Defrel, un giocatore molto gradito a Ranieri e all’ambiente Samp. Uno scambio alla pari o quasi, ma a titolo definitivo, oppure in prestito con obbligo di riscatto.
Un intreccio a tre (Samp, Parma e Sassuolo) che allunga i tempi e rende ancora più incerta la situazione attorno al futuro del giocatore. Con il Parma che ci proverà fino in fondo a portarlo alla corte di D’Aversa.