D‘AVERSA: Tanti complimenti ma ora servono i punti

Vigilia di Parma-Sampdoria e come di consueto conferenza pre gara di Roberto D’Aversa. Il tecnico è ancora alla ricerca della sua prima vittoria.

“La situazione infortunati, in questo momento, non c‘è solo a Parma. E‘ un po‘ una conseguenza del lockdown dell‘anno scorso dove i calciatori sono stati rinchiusi in casa per tre mesi”. Ecco la conferenza stampa completa del tecnico gialloblù:

GLI INFORTUNI: ” La situazione infortunati, in questo momento, non c‘è solo a Parma. E‘ un po‘ una conseguenza del lockdown dell‘anno scorso dove i calciatori sono stati rinchiusi in casa per tre mesi senza poter correre, camminare, fare una passeggiata: sapevamo che ci sarebbero state queste problematiche. Quando ci sono degli infortuni, ognuno deve ragionare sul proprio operato. Noi ragioniamo sulla prevenzione come abbiamo sempre fatto, sull‘alimentazione che curiamo da quando sono arrivato, sui campi con i giardinieri che danno la disponibilità e lavorano 24 ore su 24″.

COME MIGLIORARE: “Un aspetto che va migliorato, ma lo dico per la società, quando magari si prendono dei calciatori bisogna conoscere la storia del calciatore stesso. Se si acquista un giocatore che gioca 30 e più partite all‘anno è probabile che possa giocare più gare. Chiaramente non è un dare la responsabilità alla società, sto analizzando solamente un aspetto che si può migliorare. Io, come allenatore e responsabile di questa squadra e del mio staff, devo ragionare su ciò che riguarda noi. La situazione degli infortuni è anomala un po‘ dappertutto”.

IL MERCATO: ” Non parlo comunque di mercato alla vigilia di una gara importante come quella di domani: in questo momento dobbiamo pensare alle difficoltà che presenta questa partita”.

LA SAMP DI RANIERI: “Domani avremo di fronte una squadra ben allenata da un grandissimo allenatore, non devo presentare io lo spessore e la storia della carriera di mister Ranieri. E‘ una squadra che gioca con il 4-4-2 principalmente ma ha dimostrato anche, in caso di risultato negativo, di poter giocare a specchio con l‘avversario e lo sappiamo per esperienza diretta visto quanto successo lo scorso anno. Sarà una gara difficile contro una squadra ben attrezzata, che ha alternato il pressione alta ad un pressione meno alta vista contro le grandi squadre. Contro di noi, molto probabilmente, faranno una partita aggressiva, ci verranno forti addosso. Dovremo essere pronti anche al duello fisico perché sarà una partita molto importante da quel punto di vista”.

COMPLIMENTI E NIENTE PUNTI: “In questi giorni ho letto tanti complimenti ma a me i complimenti non piacciono, a me piace fare risultati. I ragazzi è bene che sappiano che ci sono tanti aspetti positivi, coloro che hanno giocato meno hanno dimostrato il loro valore contro una squadra forte come la Lazio, ma detto questo però c‘è l‘altro aspetto da migliorare visto che siamo qui a recriminare per aver portato a casa un solo punto in tre partite. Non è una questione di giovani o vecchi ma di malizia, di furbizia, di determinazione nel portare a casa un risultato perché questo è un campionato difficile e questa conoscenza del campionato deve avvenire il più velocemente possibile”.

MISTER AZIENDALISTA: “o credo di aver dimostrato, in questi anni, di essere un allenatore aziendalista: ho sempre cercato di fare ciò che mi ha chiesto la Società. Non mi piace tornare al passato, è evidente che tra il primo e il secondo anno c‘è stata una crescita anche nel gioco ma non devo essere io a dirlo. Mi fa piacere che si possa valutare il lavoro così com‘è ma a volte ci si fa influenzare dalle etichette. Il gol contro la Lazio è arrivato dopo diciassette passaggi, non è una situazione di contropiede: tutto dipende da come raccontiamo le cose. Io sicuramente non sono uno che viene qui a raccontare cose diverse rispetto a quelle che accadono in campo.
Il tipo di costruzione difensiva non è un trasformismo ma è un percorso che stiamo proseguendo dall‘anno scorso. C‘erano delle partite in cui costruivamo con quattro difensori e il play e altre partite con tre difensori. Non è il sistema di gioco iniziale che ti porta il risultato ma l‘interpretazione. Con la Lazio abbiamo iniziato costruendo con tre difensori o con un centrocampista che si abbassa - e nel nostro caso c‘era un centrocampista di ruolo già in difesa - ma nella stessa partita siamo passati ad una costruzione con quattro difensori e il play.
La squadra deve essere pronta a fare qualsiasi cosa in campo”.

L’ARRIVO DI CONTI: “E’ pronto. Fisicamente ho visto un solo allenamento per poter giudicare ma la cosa fondamentale e importante è la motivazione con cui è venuto qui a sposare la causa. Questo è importantissimo. Siamo in un momento delicato, siamo penultimi in classifica, con l‘autostima che - pur se migliorata in queste tre partite visto che la prestazione c‘è stata - deve ancora aumentare perché la miglior medicina per farlo è la vittoria. Quello che mi interessa è che quando un calciatore viene qui, come Andrea che arriva in una squadra penultima in classifica da una grande squadra come il Milan, arrivi motivato. Andrea si è presentato con entusiasmo, motivato e questo è un grande punto di partenza”.

 

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