Lo scalatore Ricci: dalla D alla A con la maglia del Parma

Anche nel bel mezzo di una crisi nera e preoccupante, come quella che sta vivendo il Parma, si può scorgere un qualche spiraglio di luce e di positività. Quello che è successo ieri pomeriggio allo stadio “Tardini” ha fatto dimenticare a tutti i tifosi crociati la brutta classifica e la serie negativa, che per un attimo hanno lasciato spazio ai dolci e romantici ricordi del recente passato.

Mancano pochi minuti alle ore 16 e Parma e Lazio sono negli spogliatoi in attesa di rientrare in campo, dopo lo 0-0 del primo tempo. Tra le fila degli emiliani c’è un giocatore che accelera le operazioni del riscaldamento e ben presto toglie la tuta. Segno che il suo ingresso in campo sarà imminente. Dal pantaloncino s’intravede il numero 31: è quello di Giacomo Ricci.
«Incredibile! Proprio lui!», verrebbe da dire. L’ultimo highlander del Parma della stagione della rinascita, quella vissuta in Serie D nel 2015/2016, in cui si mese in bella mostra con 30 presenze, 5 assist e 1 gol. Quel giocatore rientrato alla base dopo un giro di prestiti con alterne fortune durato oltre tre anni (Pro Piacenza e Carrarese in Serie C, Juve Stabia in B) e rimasto quasi per caso, per assenza di alternative concrete sul mercato, durante un’estate calcistica più corta e più tribolata che mai.

Proprio lui, Giacomo Ricci – 25 anni da compiere il 2 settembre – ha coronato il sogno di una vita, l’esordio in Serie A, che per quanto riguarda gli artefici del Parma in versione “araba fenice” non era riuscito a nessuno. Fatto salvo per l’anno trascorso in Serie B (nel quale lui non era stato confermato), la lunga scalata iniziata dai campi dilettantistici si è conclusa ieri, quando D’aversa – che già lo aveva schierato per 7 volte nella Lega Pro 2016/2017 – ha deciso di fargli mettere il piede sulla cima più alta della montagna del calcio italiano. Un’impresa sfiorata, in precedenza, solo da Yves Baraye, che nel Ducato aveva giocato e segnato (91 presenze e 30 gol) in tutte le categorie, eccetto che in A – occasione che gli fu negata nella stagione 2018/2019, nella quale il senegalese figurava nella rosa del primo Parma ritornato nella massima serie.
Per una fortuita coincidenza, a Ricci questa occasione è capitata nel bel mezzo di un indimenticabile (per lui) Parma-Lazio e il terzino sinistro di scuola Livorno non se l’è fatta sfuggire: subentrato all’acciaccato Osorio, il numero 31 crociato ha giocato 48 minuti di buon livello e con concentrazione, riuscendo a non sfigurare di fronte a uno come Manuel Lazzari abituato a seminare il panico anche contro difensori più esperti.

La bella favola di Giacomo Ricci ha avuto il suo lieto fine, ma non ci sarebbe da stupirsi se (al netto dei tanti infortuni nel reparto difensivo, specie nei giocatori di piede sinistro) altro non fosse che l’inizio di un nuovo capitolo.

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Giacomo Ricci con la maglia del Parma nella Serie D 2015/2016

 

(In copertina, Ricci affronta Milinkovic Savic in Parma-Lazio – Foto: Parma Calcio 1913)

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