D‘AVERSA: Ci avviciniamo all‘obiettivo. PRANDELLI: Sconfitta immeritata

D’AVERSA:

Le dichiarazioni del posto partita di Parma-Genoa (1-0) dalla sala stampa dello stadio Tardini.

D’AVERSA: “Ci tenevamo molto a tornare alla vittoria, il pubblico ha spinto la squadra verso questa vittoria. Ci avviciniamo all’obiettivo della salvezza, ma non è ancora raggiunto. E’ stata una partita equilibrata con poche occasioni. Noi avevamo in campo alcuni giocatori non al cento per cento, proprio per questo va elogiata la prova dei ragazzi. Ora penseremo alla Lazio, andremo a giocarcela con serenità.
Gervinho? A fine partita abbiamo parlato del possibile gol nel finale, mi ha detto di non aver visto i compagni, credo che nello stop si sia allungato la palla e li abbia in effetti persi di vista. Non non mi sento di colpevolizzare Gervinho, è sempre stato un trascinatore.
Il pubblico ci ha trascinati, anche nei cori si è rivisto un certo clima, è importante quando ti devi salvare che ci sia questa compattezza d‘ambiente.
I ritmi sono stati abbastanza alti nel primo tempo, la squadra spesso e volentieri aveva fretta di andare subito in pressing con una pressione molto alta, anche nel secondo all‘inizio ci siamo allungati andando in pressione anche a volte in maniera sbagliata, il risultato era troppo importante e c‘era bisogno di più pulizia tecnica in alcune circostanze per creare superiorità numerica e il due contro uno in fascia
In questo momento in serie A c‘è una squadra che sta giocando benissimo come il Napoli, poi per il resto ognuno cerca di sfruttare le caratteristiche dei propri giocatori. Tre anni fa il Parma era in D e ora è in A con 33 punti: mi sembra follia parlare di bel gioco o meno, concedetemelo. Se qualche squadra mi ha cercato? Ricevo molte chiamate di addetti ai lavori che ci fanno i complimenti, che rigiro ai miei ragazzi, per il campionato che si sta facendo. Sono molto concentrato sul mio lavoro qui, ho un contratto con il Parma, sono felicissimo di essere venuto qui. Godiamoci questa vittoria, i ragazzi stanno facendo un campionato straordinario“.

PRANDELLI: “E’ sempre complicato commentare una partita così, c’è grande rammarico e siamo arrabbiati perché avevamo la partita in mano. Il gol nasce da un calcio d’angolo che non c’era. Sconfitta immeritata, ma evidentemente quello che abbiamo fatto non basta. Nel primo tempo eravamo un po’ bassi, nella ripresa abbiamo cambiato atteggiamento e creato occasioni importanti. Buona partita, tanti cross, dobbiamo attaccare l’area con più giocatori. Dobbiamo avere il coraggio di rischiare di più. Dobbiamo avere più cattiveria e determinazione in certe circostanze”.

KUCKA: “Questi tre punti per noi sono fondamentali, soprattutto dopo l‘ultimo periodo in cui abbiamo raccolto solo un pareggio. Era una gara molto difficile. Entrambe le squadre volevano vincere. La voglia è decisiva. Senza non si va da nessuna parte. Non è ancora finita, però, per raggiungere il nostro obiettivo, perché ci mancano ancora undici partite. Non sono poche. Dobbiamo rimanere concentrati, pensando a un impegno alla volta. Ora sotto con la trasferta in casa della Lazio. Finalmente siamo tornati a vincere allo stadio Tardini. Per me è stata la prima volta. Siamo molto felici per essere ritornati vittoriosi nella nostra casa. È sempre una bella emozione giocare contro le proprie ex squadre. Il Genoa, poi, è stata la mia prima squadra in Italia. Mi sono goduto questa sfida. Sinceramente non mi aspettavo, a livello personale, di iniziare così bene, con queste prestazioni. Devo ringraziare il Parma, perché mi ha dato questa possibilità”.

DIMARCO: “Non giocavo dal 30 settembre, essere tornato dopo così tanto tempo con una bella vittoria sofferta e meritata è una cosa incredibile. Penso che abbiamo dominato per larghi tratti della partita, ci hanno messo un po‘ sotto nei primi minuti del secondo tempo ma siamo stati bravi a tenere in piedi la partita e poi nell‘occasione, su calcio d‘angolo, a fare gol. Io devo continuare a lavorare, sono stato fuori tanto e adesso cercherò di farmi trovare sempre pronto quando verrò chiamato in causa. Adesso c‘è la sfida alla Lazio, andremo a Roma e ce la giocheremo”.