Pecchia: «Sul primo gol mancata attenzione». Nicola: «Bravi a reagire»
I commenti a caldo dalla conferenza stampa post gara Parma-Cagliari (clicca qui per le pagelle), culminata con la vittoria dei sardi per 2-3.
A presentarsi davanti ai microfoni i due allenatori, Fabio Pecchia e Davide Nicola, oltre al difensore crociato Woyo Coulibaly e a quello rossoblù Nadir Zortea.
PECCHIA «Rammarico nel risultato? C’è rammarico e grande dispiacere per i ragazzi e per come hanno reagito. Brucia molto uscire con una sconfitta, perché nella parte di difficoltà della partita ho visto situazioni importanti e c’è da dire che nel secondo tempo la squadra si è comportata bene. Alcune disattenzioni le paghiamo caro e su queste bisogna lavorare, oltre ad adeguarci all’andamento della gara. I 10 gol subiti? I numeri rompono le statistiche, quello di oggi pesa perché avevamo la squadra schierata, ma qualcosa di meglio dovevamo fare. Ci aspettavamo una squadra aggressiva con esperienza ma abbiamo poi trovato i giusti equilibri con Adrian (Bernabé, ndr) e Hainaut e la squadra ha reagito, lavorato e creato fino all’ultimo. C’è la voglia dei ragazzi di starci dentro ma abbiamo pagato a caro prezzo le disattenzioni. Sul terzo gol? Capita, questo però pesa perché c’era voglia di andarla a vincere ma purtroppo abbiamo subito gol con la squadra piazzata. Di positivo c’è la voglia della squadra di creare tanto e a provare a vincere. Creiamo anche tanto ma sicuramente dobbiamo correggere e lavorare su alcuni movimenti, nel secondo tempo la squadra mi è piaciuta.
Hainaut dal 1′? Avevamo bisogno di equilibrio, Bernabé veniva da 4/5 giorni che era fermo, Simon (Sohm, ndr) uguale e quindi era l’unico in grado di attaccare la porta e dare il giusto equilibrio in fase difensiva e per me ha fatto una grande partita. Cosa è mancato? Sul primo gol serviva più attenzione, bisogna stare sul pezzo perché noi, quando caliamo, subiamo gol e per far gol poi è impegnativo. Blocco sulle fasce? Per lui (Nicola, ndr) è stata premiante la scelta, ma nello scivolamento abbiamo perso le distanze, a parte i gol abbiamo fatto a tratti quello che volevamo nel secondo tempo. Keita? Era una scelta dettata dal momento, non scelta fisica».
COULIBALY «Rammarico? Fa male perché dopo aver fatto gol il gol finale è dura. Dobbiamo essere più animali. Motivo del terzo gol? Non lo so neanche io, non l’ho capito. Dobbiamo lavorare in allenamento. Capacità di fare più ruoli? Lo facciamo ma è tutto nella testa sia la voglia di fare bene che di aiutare la squadra perché il calico si gioca in 11. Oggi ero in panchina e quando sono entrato ho capito che dovevamo andare solo in avanti per aiutare i ragazzi davanti. Destra o sinistra? Bella domanda, ma preferisco a destra anche se a sinistra ho qualche scelta. Ma nel complesso preferisco a destra anche in fase difensiva. Dobbiamo essere più compatti perché se tutti vogliono fare gol nessuno difende a parte i difensori. Fischi finali? Io ero già dentro e non so cosa è successo. Calo fisico? Io ho giocato solo 45 minuti quindi non so però ho visto in generale un pò di stanchezza e dobbiamo gestire questo».
NICOLA «Cosa porti via di positivo? Non è solo nella settimana, ma è dal primo giorno che si cerca di giocare con coraggio e difendere con ordine. In Serie A comunque non lo fa nessuno questo perché ci sono gli avversari e il Parma ha qualità con giocatori importanti e con un mister che ha idee. Il primo tempo mi è piaciuto per come hanno lavorato i ragazzi nelle due fasi ma dobbiamo ancora migliorare la condizione di alcuni giocatori. In alcuni ruoli siamo anche scoperti come Mina e anche Palomino che sta cercando di ritrovare la condizioni. Stasera abbiamo raccolto ciò che abbiamo perso nelle ultime gare. Reazione ai gol? Quando non c’è risultato voglio vedere qualcosa di più: stasera siamo stati bravi a capitalizzare le occasioni create. Non abbiamo schiacciato il Parma, ma siamo stati bravi a reagire quando c’era bisogno. Scelte iniziali? Ho un gruppo di giocatori che stanno crescendo. Dobbiamo lavorare sui dettagli e lavorare sulla mole di gioco per tramutare le occasioni in gol. In ogni mia carriera ho sempre portato a termine il mio compito quando ho rispettato la via, quindi non ho euforia adesso ma neanche preoccupazione».
ZORTEA «Sensazioni di oggi? Diciamo che eravamo la squadra che avevamo tirato più in porta del campionato. Mia condizione? Sono tornato dopo un’infortunio alla spalla che mi ha tenuto fermo 1 mese ma ancora ho margine di recupero e miglioramento. Sul fattore cross? Avevamo lavorato sul fatto dei cross infatti abbiamo giocato con due esterni di piede per mettere in difficoltà il Parma. Sapevamo che a sinistra tenevano un terzino alto ma siamo riusciti a toglierli lucidità. Sono cose su cui lavoriamo e siamo soddisfatti per questo. Significato del gol? La mia stagione non cambia dopo un gol ma mi piace rimanere equilibrato. Sul mio gol? Non è compito mio ma i difensori si stavano chiamando la marcatura ed è arrivata la palla di Zito precisa sulla mia testa. Chiamata del Parma in estate? In verità l’estate stacco tutto quindi mi piace anche mentalmente staccare la spina e stare in natura. Parma grande piazza con un pubblico spettacolare ed è stata una bellissima serata. Sul mister? Il mister l’avevo già avuto a Salerno, ha uno staff completo che ci da tanto a livello umano e non è facile trovarle perché arrivo da piazze dove è difficile a livello umano e questo è una delle chiavi del mister e merita ovviamente il massimo».